Ogni anno pianifichiamo numerose attività dedicate alla Medicina Narrativa: innanzitutto il tradizionale convegno (sei edizioni già realizzate) che nel tempo si è sempre più trasformato da conferenza in plenaria a proposte di laboratori, con riduzione al minimo delle lezioni frontali. Laboratori condotti da formatori esperti che utilizzano la letteratura (prosa, poesia, fiabe), la filosofia, il teatro, la cinematografia, il metodo autobiografico per esplorare il tema del convegno. Il piano annuale della formazione prevede inoltre o svolgimento di numerosi workshop narrativo-esperenziali, che in genere si sviluppano attorno a temi che definirei snodi critici della cura quali la speranza, la comunicazione, la dignità, la sicurezza del paziente, i linguaggi ecc.
Parallelamente alla formazione stiamo sviluppando attività di ricerca qualitativa sia per valutare gli impatti in termini di apprendimenti sia per cogliere spunti per l’empowerment organizzativo dall’analisi delle narrazioni che in questi anni abbiamo raccolto.